Il buonumore dipende dall'intestino?

Pubblicato il 30/07/2020


La felicità e la tristezza hanno origine nell'intestino e il nostro umore dipende anche da ciò che mangiamo. Queste due affermazioni sono alla base della psicobiotica, la scienza che studia gli effetti del microbiota intestinale (flora intestinale) e dei cibi sul cervello.Oggi si sente sempre più parlare di intestino come secondo cervello. Per quanto possa sembrare strano, in realtà basti pensare che l'intestino sia dotato di un “piccolo cervello", conosciuto come sistema nervoso enterico, una rete nervosa localizzata nella parete intestinale, in grado di regolare le funzioni intestinali basilari come la motilità, la produzione di muco e il flusso del sangue. Le attività dell'intestino sono comunque coordinate con quelle del resto del nostro organismo attraverso un controllo centrale e il sistema nervoso enterico entra in comunicazione con il cervello tramite vie neuronali, ma anche tramite messaggeri chimici, ed ormonali.

Come è strutturato l'intestino

L'intestino oltre ad essere la sede del sistema nervoso enterico, definito anche cervello intestinale,  e al suo interno troviamo un ecosistema formato da milioni di batteri, specie definite “amichevoli”, che vanno a formare la flora batterica intestinale e ci riservano una serie infinita di benefici. L'intestino consiste anche nell'ultimo tratto dell’apparato digerente, e a sua volta si divide in due parti: tenue e crasso.
I bifidobatteri, i lattobacilli e gli eubacteriumTra sono tra i tanti batteri che compongono il microbiota intestinale e hanno la funzione di:

  • Sostenere la peristalsi intestinale;
  • Proteggere la mucosa intestinale da aggressioni di microrganismi patogeni;
  • Agevolare la disponibilità di alcuni nutrienti e la metabolizzazione delle calorie;
  • Sintetizzare le vitamine;
  • Regolare il sistema immunitario nella mucosa intestinale.

Intestino e cervello sono collegati?

L’ipotesi, non è nuova ma è portata avanti dai ricercatori dei dipartimenti di medicina e farmabiotica alimentare dell’università di Hamilton, in Canada. In una ricerca pubblicata su Neurogastroenterology & Motility, infatti, gli scienziati hanno confermato l’esistenza di una fitta rete di scambi tra l’intestino e il cervello, in grado di modulare il rilascio di neurotrasmettitori che influenzano i comportamenti dell'uomo.

Intestino e umore

La serotonina è conosciuto come l'ormone del buonumore ed è un neurotrasmettitore sintetizzato nel cervello e in altri tessuti. Questo ormone è coinvolto in numerose funzioni biologiche basilari ed è un mediatore chimico che agisce interagendo con specifici recettori, fornendo un effetto diverso in base alla regione corporea considerata. Uno studio condotto da un team di biologi e bioingegneri ha dimostrato l'esistenza di connessione tra i batteri presenti nell'intestino e la produzione di serotonina. Circa il 90% delle molecole di questo neurotrasmettitore è di fatto prodotto proprio nell'apparato digerente.